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ieri giornata cgil
assemblea al palamostre con aula gremita
a guardar bene, poco prima dell’una la gran parte di loro si dilegua (eppure c’era ancora il rinfresco!)
si tratta forse di docenti che vengono alle assemblee solo per non stare a scuola (break sindacale) o per tener buona la coscienza?
fatto sta che nel pomeriggio, alla manifestazione con le vuvuzela, eravamo solo una ventina
perché quando si tratta di mettere il proprio tempo a disposizione di una lotta quasi tutti hanno da fare, trovano scuse, non rispondono al telefono / un’amica mi scrive dicendo che all’assemblea non è venuta perché aveva due riunioni a scuola: …ma questa cosa non riguarda forse la scuola: non è scuola la riforma in atto, non è scuola questo licenziamento in massa?
honsell ancora una volta presente, conferma il suo appoggio agli insegnanti in lotta e ribadisce il dissenso nei confronti delle posizioni governative – si percepisce la fragilità di un sindaco isolato che non intende rinnegare le sue convinzioni / parla con trasporto, del resto l’università la conosce bene (rettore per molti anni qui a udine) / oggi incontrerà i precari in sala ajace
già, i precari: non si vedono all’assemblea, latitano, forse hanno altri lavori, forse sono tornati a casa (molti sono del sud) – quello che mi diventa sempre più chiaro è che costruire un movimento di protesta circondati da tale indifferenza e assenteismo è davvero difficile
mentre ci spostiamo da una piazzetta all’altra per manifestare con una performance silenziosa, incontro a. per strada e la porto con noi – anche lei insegnante precaria – ormai ci vediamo poco, abbiamo studiato insieme architettura a venezia e condiviso molte esperienze, tanti amici cari in comune, cene feste e ricordi, e quando ci si ritrova quel substrato comune consente confidenza e tranquillità / beviamo qualcosa in piazzetta san giacomo prendendo il sole, per qualche ora sembra estate e la luce scotta ancora
oggi è nuovamente autunno…

dopo la sala ajace nel pomeriggio conto di visitare il museo della città fresco di inaugurazione, allestito da gae aulenti in palazzo cavazzini – … una città borghese non può che dotarsi di un museo borghese?
pregiudizi o certezze?
a ver

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la FLC ha distribuito ai presenti un kit-volantino contenente una serie di indicazioni per gli insegnanti, regole concrete per attuare una protesta attiva all’interno delle scuole / il linguaggio del testo tradisce l’urgenza e la concitazione degli animi e senz’altro tali posizioni in altri tempi avrebbero potuto risultare discutibili e dannose, ma in questo momento non si delineano molte alternative possibili /
chi avesse idee o suggerimenti può farsi vivo