I

le bugie che (ci) raccontiamo
all I want to do is see you smile
frasi che suonano deliziosamente ma che non corrispondono a nessun tipo di verita’
piuttosto proiezioni di un universo parallelo
ciò che non siamo nè vogliamo e che impunemente dichiariamo

espressioni del fallimento

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.

II

non appartenere

nessun circolo
nessuna comunita’
nessun partito

essere privi di passioni / condivise

III

– il margine oltre il quale anche il decoro si sfilaccia
come quel maglione con i buchi

(la lingua si deforma, asservita allo smarrimento)

§

di passaggio
come un treno alla stazione
o come un lampo

solo apparentemente seduto – invece eri già fuori
correvi (disperato) dentro i margini del tuo diluvio
dentro il prolasso macabro e maleodorante delle giornate



IV

qualcuno non viene più a visitarti
devono lavorare
ci sono interi scenari merceologici da allestire
non hanno (più) tempo per le confidenze sussurrate
e non commercializzabili

la radio pronuncia le stesse parole proprio mentre le scrivi
parlano di scene remote, preistoriche – senza vetrine

sollevata all’idea che non sono una vetrinista
ma forse sono in vetrina – senza saperlo

.

delicious | digg | reddit | facebook | technorati | stumbleupon | savetheurl

Post filed under +, diario and tagged , .