I

emanava un tristissimo odore di non lavato, di stanze chiuse, di alito /
l’odore accidioso e reticente che proveniva da un’esperienza durata l’intera vita ora andava assumendo i toni cupi e maleodoranti dell’irreparabile che annichiliva anche i più semplici riti dell’igiene /
era la mestizia in cui affondava le radici a rendere sconcio quell’odore, la puzza di una reticenza neghittosa, un baratro mascherato da presunzione

nella difficoltà personale si diventa sbrigativi e distratti e nell’abitudine a non praticare altre stanze si ri-assume il proprio come l’odore della vita /
è la negazione di ogni distanza e di ogni risalita, perché nell’assenza di percorso non ci sono passi da fare / tutto rimane irrisolto ma ugualmente ancora si colloca a un’impercettibile rassicurante distanza dalla fine, minimamente discosto dalla presa d’atto del delirio senza rimedio

.

II

uomini che invecchiavano male /
naturalmente non si trattava del fisico e nemmeno dell’intelligenza, piuttosto una declinazione mediocre dell’età e dell’esperienza / l’atteggiamento giovanile di certuni corrompeva ed appassiva ogni forma di fascino /
avresti voluto conservare solo il sorriso bambino che a volte illuminava quei volti opachi e poco invitanti che per un momento molto breve potevano dismettere la loro finta giovinezza per concedersi a un’autentica allegria, pervasi da un sentimento bischero e passeggero /
era lo sbuffo di vento fresco e pulito in una stanza piena di fumo

 

 


delicious | digg | reddit | facebook | technorati | stumbleupon | savetheurl

Post filed under appunti and tagged .

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>