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30.04.12
le dolgono gli organi, quasi fosse al limite dello sfascio – e la stagione la investe con una particolare arroganza che poi non è altro che la vitalità spinta all’estremo, come un morso /
ciascun luogo in cui posa lo sguardo è verde e gonfio, gronda fiori e fogliame: ogni anno questo miracolo la coglie di sorpresa, rimane inebetita e quasi percossa dagli odori e dall’erba così verde e soffice che le ricorda l’immagine più perfetta del velluto /
conosce la differenza tra guardare e toccare, la mano dissolve il velluto perfetto in migliaia irregolari di spighe e steli, lo scompone in microscopiche ruvidità e stempera il colore nell’inenarrabile varietà delle gradazioni /

l’assolutezza del vero entra in conflitto con l’astrazione dell’occhio e sembra impossibile tenere insieme la distanza ed il contatto, come se ogni cosa ne contenesse tantissime, una per ogni passaggio dal guardare al toccare /

02.05.12
25 aprile già lontano, mese concluso, bandiere riavvolte (primo maggio trascorso in carnia, in un’acquario dove la celebrazione della storia è stata consapevolmente sostituita dal mercato dei fiori), impressione di praticare mondi separati e divisi da pregiudizi comodi e ostinati
il sollievo di non aver arredato, di non aver servito, di aver tentato pur senza sufficiente talento la strada irregolare e non allineata dell’irrequietezza che consegue ad una fede politica faticosa da praticare, si coniuga con la delusione per l’inconcludenza dei risultati, per i miei cinquant’anni spesi arrancando senza forma e senza luogo

05.05.12
è normale o giustificabile che io non simpatizzi facilmente con le persone che investono somme eccessive in abbigliamento e gadget?
mi attirano di più le anime spartane e di indole scarsamente mondana che coltivano forme di ricchezza non monetizzabili, ineressate alle zone d’ombra, alle pieghe dove il mercato non si insinua
mi piace chi cerca la musica e chi seleziona severamente le proprie letture, chi non si preoccupa esageratamente del proprio aspetto fisico, dell’apparenza che prima o poi delude più che ingannare
nemmeno sono attratta dagli svogliati, da coloro che non intrattengono una relazione consapevole e curiosa con l’estetica delle cose e del mondo / perchè rosso non è blu e verde non è giallo ma soprattutto, rosso chiaro non è rosso scuro
il pensiero – prende forma nelle sfumature

ascolto:
file! with jim o’rourke – unreleased? – 2011
faust – the faust tapes – 1973

One Comment

  1. “è normale o giustificabile che io non simpatizzi facilmente con le persone che investono somme eccessive in abbigliamento e gadget?
    mi attirano di più le anime spartane e di indole scarsamente mondana che coltivano forme di ricchezza non monetizzabili, ineressate alle zone d’ombra, alle pieghe dove il mercato non si insinua”

    capisco. nelle minime sfumature.

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