03.13
mentre l’inverno si spoglia degli ultimi frammenti di gelo
persino le virgole sono per lei causa di turbamento
i dubbi che rendevano fragile l’espressione
adesso quasi la annientano, come armi

dubbi microscopici e frivoli:
————–il colore di un polsino, la forma di una scodella
————–la citazione svogliata di un’ora o di un ritratto
la vaghezza delle cose genera il panico
di non saper dire e dare – di decorare in circolo
ciò che è già stato a lungo decorato
detto – e dato

la luce rimane estranea
non s’intrufola più come un tempo tra i versi matti e quelli disperati
i cerchi brillanti di allora sono sommersi da polvere e paura
l’invecchiare dei pensieri rende opaco anche il vetro


l’etere risponde
con una melodia inconsueta
nessuna metafora può bastare

[ nuvole – nuvole ]
ha sempre voglia di dormire

{ scivolare pallido e assorto }

comincia in questo modo:
————–ogni giorno in questa citt�a’
————–l’ha resa meno felice

l’etere risponde
con un’inserzione

l’etere risponde
con una melodia – inesausta

( 02.2013 )

Audio clip: é necessario Adobe Flash Player (versione 9 o superiore) per riprodurre questa traccia audio. Scarica qui l’ultima versione. Devi inoltre avere attivato il JavaScript nel tuo browser.



Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>