monthly archives: aprile 2013

C’è un posto dove dicono sempre vieni qui bambino
Non c’è ragione che tu pianga
Qui il lupo non riesce mai a prendere il coniglio
I capelli d’oro non imbiancano mai di dolore
———————————–[ aldo braibanti ]

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commovente l’odore tuo che ti àncora
inesorabilmente alla perdita dichiarata
ti anticipa come un messo
ed è lento – una traccia di polvere o di fumo
quella di certi mobili, dei quadri rimossi e delle stufe smantellate

termosifoni proiettano sui muri
strani sbuffi o pennacchi nerastri
dentro architetture tipicamente invernali

non erano le stanze dei bambini:
lui aveva osservato che l’odore proveniva
dall’ambulatorio dentistico
anni e anni di sigarette e disinfettante orale.

per te rappresentava solo l’odore del vecchio
dei tempi e del tuo tempo
di facce che molte non c’erano più
mentre altre scoloravano davanti alla tua di faccia
come in uno specchio
con il calendario sfalsato

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sono sempre di meno i partigiani che ci accompagnano nelle celebrazioni, ma anche per loro bisogna ricordare che libertà significa principalmente responsabilità e investimento personale

questa foto  ricorda ermenegildo della bianchina scomparso pochi giorni fa e su facebook l’avevo accompagnata con alcune parole:

un tempo che si stacca a zolle
il tempo che mi ha avvolta come una coperta quando ero giovane, ricordi di comunisti e partigiani, e la storia come la conoscevo, pur con le sue vesciche e i buchi neri
una storia che aveva più appigli, non una lastra liscia e muta ma una carta geografica del tempo dell’uomo

questi uomini non andavano in televisione e nemmeno in parlamento, ma hanno voluto e amato fortemente il loro paese, hanno odiato il fascismo con tale intensità e coerenza da assumersi fino in fondo la responsabilità dei propri sentimenti, mettendo in gioco la vita
oggi mi pare che non si possa più parlare di sentimenti facendo riferimento alle idee politiche, si tratta quasi sempre di interessi di natura concreta, per scegliere il governo che promette le leggi più conveninienti e non le più giuste

è stato un teatrino che ha riempito la vita mediatica per diversi anni – anni in cui il ruolo del PD è stato quello di far la guerra a berlusconi solo a parole, lasciando che nella pratica i fatti seguissero il loro corso in.naturale, senza intromettersi e tantomeno opporsi / gli elettori d’altra parte vissero costretti in questo circo mediatico di locuzioni di superficie, intontiti da slogan buonisti (fasulli quanto inefficaci, che nessuno aveva in mente di mettere in pratica davvero), ed esclusi da ogni dibattito fattuale, ad evitare l’emersione del vero

finalmente arriva qualcuno (e nemmeno mi importa se poteva essere un altro) – un uomo che urla cose giuste mescolate a strafalcioni, che sbaglia spesso direzione e comunque raccoglie una percentuale altissima di voti più o meno consapevoli – questo uomo dall’andatura politicamente piuttosto fastidiosa e discutibile a un certo punto riesce, per talento o per caso, a scombinare le carte ed il sistema politico, facendo in modo che l’inettitudine del partito democratico (coltivata pervicacemente durante un ventennio farcito di ossimori, ipocrisia ed una buona dose di sistematica incapacità che molti affettuosamente scambiavano per sfiga) venga finalmente a galla in tutta la sua brillantezza in occasione dell’elezione presidenziale, proprio quando al contrario il partito avrebbe dovuto dimostrare la sua capacità di elaborare in tempi ragionevolmente brevi una strategia coerente (il dentro che corrisponda a un fuori così a lungo ribadito) e coesa, rassicurando l’elettorato con la sua compattezza e l’efficiacia della propria dialettica interna

per quanto dolorosa possa essere la verità credo sia l’unico fattore che potrebbe condurre a qualcosa di buono / costruire sulla verità è sempre meglio che costruire sulla menzogna, penso, e siamo ormai arrivati al punto di capire che le fondamenta di sabbia non vanno bene a nessuno, se non a quei pochi che traggono vantaggio dal suo commercio
certo, bisogna sperare che finalmente si possa prendere in mano la situazione e rifondare con intelligenza ed onestà politica un partito di sinistra che lo sia autenticamente, senza democristiani e senza doppiogiochisti – soprattutto senza ipocriti, senza croci sul petto e senza paura
altrimenti i cittadini continueranno a pagare e le cose continueranno, in.naturalmente, a peggiorare

† 1919-2013
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i regali di chiara: ci siamo finalmente conosciute di persona all’inaugurazione della mostra a bologna e in quell’occasione mi ha portato in dono queste bellissime cose, lasciandomi davvero senza parole

i guanti di lana senza dita con la croce rossa mi hanno fatto compagnia durante i mesi freddi / oggi invece ho inaugurato la sciarpa con i pesci blu ed ho la sensazione che diventerà il mio passepartout della stagione / riservo per i mesi estivi la sciarpa color latte con le righe che sarà perfetta sulla pelle abbronzata
purtroppo le fotografie rendono solo in parte la qualità di questi oggetti
in ogni caso, i regali migliori sono quelli che non ti accorgi di indossare, ma che se non ce l’hai vicini ti mancano … un po’ come gli amici, a pensarci

ps 1 / grazie!

ps 2 / se siete invidiosi, potete trovarli qui

CHIARA NORDIO DESIGN


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con il vecchio telefonino – andando a scuola