le cose immote savie silenziose
nelle ombre assegnate
nelle spigolature.
MARIANGELA GUALTIERI
:

1.

estraneità ipnotica persino confortante
[ non siamo la nostra prigione ma abitiamo la nostra prigione ]

in casa l’estate si faceva ferma come una pozza afona
l’estate ronzava fuori dalla finestra – disco rotto
che ripeteva il rumore dei mezzi e quel vocìo indifferente
straniero, probabilmente grossolano ai suoi occhi abituati
alla muta penombra indisturbata
persino gli insetti la disertavano
———————-solo la ventola chiaccherava esuberante
———————-quella ventola scassata che non faceva presagire
———————-niente di buono
.

2.

agosto che si svuota e svuota il mondo – agosto mi fa statua

mentre il sole perde forza mi trasformo in entità comatosa e pigra
osservatrice assente amorfa immobile delle ore che vanno
udisco frantumarsi quel mondo che ancora non mi tocca
aspetto inesperante i miei propri cocci – che si aprano
———————-come fiore pietrificato

 

.

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