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ne faccio una questione personale
per aver spesso subito passivamente, per non aver protestato, o rivendicato
perchè i disegni non bastano, o non sono bastati

non festa – o non necessariamente
soprattutto – che non si tratti di una celebrazione commerciale
c’è molto da fare
e ci sono ancora moltissime TROPPE donne del tutto inconsapevoli, accondiscendenti, passive

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le giovani donne del camerun / digitale – 2007

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    a mia madre

    0310-001

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    non aspettatevi centrini all’uncinetto – da me
    nemmeno suggestioni vintage e piacevoli ephemera
    non che io sappia dove andare
    ma comincio a intuire dove non voglio stare

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    do not expect crocheted doilies – from me
    neither vintage suggestions and pleasing ephemera
    not because I know where to go
    but I begin to guess where I want not to stay

    linea600

    tra parentesi – ma mica tanto
    dopo i recenti accordi, utube italia ha cancellato moltissimi video prima disponibili
    tra questi uno spezzone del film della von trotta in questione

    qualcuno corrode nemmeno troppo di soppiatto il diritto alla cultura
    ed alla libera circolazione dei contenuti


    alle europee 2009 ho votato emma bonino anche se il mio partito d’appartenenza è rifondazione comunista / a distanza di un anno ribadisco il mio voto e dichiaro la mia solidarietà femminile e politica all’esponente storica del partito radicale, in questo momento oggetto di raccapricciante diffamazione

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    norma rangeri scrive sul manifesto di ieri circa l’incresciosa campagna inquisitoria nei confronti della radicale emma bonino, ne scrive con chiarezza e lucidità, a mio parere con una rabbia ancora insufficiente rispetto alla situazione / definire giornalismo quello che viene praticato su testate quali libero, il foglio, la padania o il settimanale oggi, è un abuso rispetto al valore della categoria professionale dei giornalisti / si tratta piuttosto di cartaccia infame, di strumenti atti a fomentare il bieco perbenismo in un’italia sempre più ignorante e bigotta ormai incapace di opinioni decisive e fondate / siamo alle soglie di un ennesimo medioevo culturale perseguito con determinazione, in cui i valori vengono via via sostituiti da piaceri epidermici e bonus di breve durata – in tale contesto la logica commerciale ha il sopravvento e si accompagna a posizioni morali rigide e meschine, tipiche di una società incapace di autonomia intellettuale e di coscienza critica nei confronti dell’uomo e della storia / una società dell’apparenza e del possesso minuscolo di minuscole cose che provocano orgasmi di breve durata in un susseguirsi vacuo e indefinito / una società senza voce che si lascia governare da una cerchia di mentecatti /
    l’articolo della rangeri si chiude con una domanda lecita che già posi al tempo in cui si dibatteva la possibilità di riformare la 194: dove sono le donne? dov’è la loro voce di fronte a vicende che le coinvolgono direttamente, che vanno a minare la loro libertà di scelta circa questioni che coinvolgono il loro corpo e il loro equilibrio?
    più specificamente la rangeri domanda dove siano le donne del centro-sinistra, quelle del pd in particolare / tacciono le donne del pd, perché si tratta di una coalizione ambigua e stanca sul nascere, indecisa e opaca, che poco ha di diverso rispetto alla democrazia cristiana dei tempi peggiori / una coalizione senza coraggio, di fatto costituita da esponenti che come quelli degli altri partiti sono incapaci di rinunciare alla loro poltrona per cedere il posto a persone migliori /
    ecco un esempio che ho raccolto in rete qualche giorno fa / una donna (sabrina ferilli) a suo tempo dichiaratasi di centrosinistra, racconta la sua opinione in merito a immigrati e omosessuali –  tanto per capire di cosa stiamo parlando quando facciamo riferimento alle opinioni femminili più comuni ed alla qualità intellettuale media del nostro elettorato