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eppure sono giornate piene di sole

You will find me if you want me in the garden
unless it’s pouring down with rain
You will find me waiting through spring and summer
You will find me waiting waiting for the fall
You will find me waiting for the apples to riped
You will find me waiting for them to fall
You will find me by the banks of all four rivers
You will find me at the spring of conciousness
You will find me if you want me in the garden
unless it’s pouring down with rain



julie driscoll fotografata da richard avedon nel 1969

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quale musica saprà raccontare il nostro tempo a chi arriva dopo di noi, con la stessa intensità e nitidezza con cui certe canzoni ci hanno parlato degli anni già passati?
quali sono secondo voi le musiche che descrivono con efficacia e verità il tempo recente?

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i diari di kafka sempre nella borsa (anche a fare la spesa)

rivolgere la propria attenzione più in alto, oltre la propria misura individuale, sembra essere un’impresa che supera di molto le mie forze attuali / ogni pensiero cesella una qualche frivola minuzia personale, oppure si arrovella nella formulazione nostalgica di scenari impossibili, crogiolandosi nel dolore singolare della distanza e della perdita
non si tratta di immaginazione
non sono nemmeno scenografie, solo riproduzioni indefesse dell’impossibile

.

alla fine – alla fine era un virus
ora il computer è tornato (quasi) a posto
una specie di ristrutturazione

(400 pixel potrebbe essere la misura ottimale)

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and when you’ve given all you had
and everything still turns out
bad, and all your secrets are your own
then you feel your heart beating
thrum-pum-pum-pum

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chi mi chiama – chi mi ama?
le fronde calme degli alberi

difficile fotografare il bosco
è vertiginoso, sfugge verso l’alto
inoltre ci sono così tante foglie e rami e sassolini funghi pigne e bacche
che l’immagine si riempie di segni, diventa fastidiosamente fitta
tutto occhieggia – e l’obiettivo impazzisce

abbiamo camminato per un paio d’ore nell’incanto dell’autunno
( tempo minimo necessario per digerire il pranzo pantagruelico della zia )

sulla torre picotta tira un gran vento
l’aria è limpida e si vede lontano – il digradare azzurro delle montagne
lo zio osserva con occhi amari il paese tanto cresciuto
l’infanzia sommersa e cancellata da una colata di cemento

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poche ore – in visita breve /  …quella nell’ultima foto è la zia

+ un delizioso video di beck con una versione slow di sexy laws :-)

dotted

08-064
08-065
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