monthly archives: settembre 2011

ps/  la considerazione potevi pure lasciarla sul post

sto cercando di sistemare il nuovo template del blog
abbiate pazienza, prima o poi troverà un assetto convincente

consigli e opinioni saranno graditi

I am trying to fix new blog template
be patient, will find a way (hope soon)

suggestions and opinions are welcome

pensavo di averlo smarrito
invece è ricomparso da uno scaffale polveroso a casa dei miei! 

è una prima edizione, comperato alla libreria friuli di udine ai tempi del liceo
all’interno, le foto corrispondenti al video di quella (dolorosa) intervista di fernanda pivano a jack kerouac stravolto dall’alcool, registrata a milano nel 1966

 






altro veloce sopralluogo
e una breve passeggiata 

 









be politic!

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sun ra / the heliocentric worlds of sun ra II – 1965

sun ra / lanquidity – 1978
dob byron+bang on a can / a ballad for many – 2006 ♥♥
don byron / a fine line – 2000
don byron / romance with the unseen – 1999 ~
sun ra / sleeping beauty – 1979
exploding star orchestra / star have shapes – 2010
bill dixon + exploding star orchestra / 2008 ♥♥♥♥
roscoe mitchell / sound – 1966
charlie haden / liberation music orchestra – 1969 ♥♥♥♥
sun ra / concert for the comet kohoutek – 1993
starlicker / double demon – 2011

da tempo cerco di mettere insieme un post dedicato a rob mazurek e più in particolare alla exploding star orchestra, ma continuo a tergiversare, così nel frattempo  ci ha pensato enrico bettinello su all that jazz con un bel pezzo dedicato al loro ultimo stars have shapes di cui condivido in pieno le considerazioni

meglio dunque concentrarmi sulla mia scaletta ormai a cadenza decisamente anarchica – molti riascolti e qualche vecchia-nuova scoperta (come il concerto di sun ra per la cometa kohutek: soprattutto dal vivo,  il grande maestro difficilmente delude gli affezionati)

una sottolineatura particolare merita il disco di charlie haden con la sua liberation music orchestra /
leggendario contrabbassista famoso per le sue collaborazioni con ornette coleman (diedero il via al loro sodalizio con the shape of jazz to come, pietra miliare del nuovo jazz d’avanguardia allora in fase di definizione), haden ha mescolato l’impegno politico con quello artistico e infatti in questo disco del ’69 recupera alcune canzoni popolari spagnole della guerra civile mettendole insieme ad altri brani a sfondo politico,  canzoni sulla guerra oppure dedicate alla mitologia della rivoluzione, come nel caso del pezzo di coleman, war orphans, o di quello bellissimo intitolato al comandante che guevara /
la tradizione melodica del passato popolare ed alcuni passaggi dell’immaginario politico si mescolano alle intelligenti intemperanze anti-romantiche del jazz d’avanguardia e il risultato,  frutto di una marcata connotazione concettuale,  suscita anche un coinvolgimento emotivo, in una trama che mescola in modo piuttosto inedito innovazione e tradizione



certi bianchi e neri fanno presagire l’autunno
certe solitudini invece, sono già invernali
fa ancora caldo ma la luce è cambiata

oggi dovrebbe piovere, così dicono

 






parole: giovanni boine
musica: charles mingus