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On the Fashion practice Volume 6 Issue 2 out in November 2014 (!!) entirely dedicated to made in Italy, a couple of dresses of mine.
…received the issue by mail just today – finally!

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a novembre avevo segnalato l’uscita dell’ultimo numero della rivista GIUDA e finalmente, dopo alcuni mesi, ho potuto sfogliare le (bellissime) copie che l’editore mi ha spedito in cambio della mia felice partecipazione.
il volume, prezioso nel suo insieme, mi ha soddisfatta particolarmente per quanto riguarda le sei stampe delle collezioni instabili, questa volta senza margine bianco e pertanto più incisive. anche la carta vergata migliora il risultato finale. dal sito delle edizioni ecco alcune note sintetiche sul tema intorno al quale ruotano le storie di questo numero:

Bologna negli anni ’80, in quello scorcio in cui tutto cambiò. dalla chiusura delle osterie tradizionali all’intenso fuoco di una generazione che sperimentò tutto. Francesca Alinovi è la bussola di questa mappatura. Attraverso i ritratti di coloro che allora c’erano, e in qualche modo furono con lei a contatto, si ricostruisce una geografia arbitraria, come tutte le geografie, di un paesaggio umano.
Arricchiscono il volume le storie a puntate di Ciro Fanelli e di Elettra Stamboulis e Angelo Mennillo giunte al quinto episodio. Apre il numero il visionario afroamericano Mac McGill, disegnatore psichedelico  legato a molti collettivi anarchici della grande mela. E come sempre anche le false pubblicità sono disegnate dagli autori e fanno il verso a un mondo che continuamente vuole ghermirti e persuaderti a fare qualcosa. 

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naturalmente vanno segnalati i preziosi e mirabolanti contributi di

Armin Barducci
Gianluca Costantini
Darkam,
Ciro Fanelli,
Rocco Lombardi,
Mac McGill,
Angelo Mennillo,
Nicolo Pellizzon,
Liliana Salone,
Alice Socal
e alle parole: Elettra Stamboulis

per procurarsi al più presto una copia di GIUDA V – link

my dumb angel dress (2009) is included in Tom Dixon’s Dixonary

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a book
and a set of cards in the shop to celebrate

en-joy

 



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ho compiuto una drastica selezione e domani finalmente proverò a stampare alcuni lavori (50 copie ciascuno) su carta hahnemühle, specifica per grafica digitale e belle arti /
le stampe saranno acquistabili su uno spazio etsy di prossima apertura, insieme ad alcuni pezzi unici ed altro materiale (cartoline ed altre stampe su carta meno pregiata)

ecco la mia selezione, per cominciare piuttosto ristretta (non mi faccio grandi illusioni) / si accettano eventuali consigli su disegni che vi piacerebbe trovare nel negozio: su flickr è possibile visionare tutti i lavori disponibili per la stampa a partire dal 2007 in poi

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I finally choose some works to be printed on fine art paper
they will be for sale in edition of 50 each on my etsy shop (opening soon) with some postcards, few unique pieces and other prints made on cheaper paper

I made a very strict selection, but you can browse my flickr account and tell me if there is something you would like to find in the shop

 









remo bodei recensisce carlo donolo sul sole24ore / link

[…]
Tra gli ostacoli al risanamento della situazione italiana, viene segnalata la presenza di «soggetti incapacitati», vale a dire privi di quelle capabilities, indicate da Amartya Sen, che consistono, in questo caso, nell’apprendere a procurarsi un numero maggiore di alternative mediante l’accrescimento delle conoscenze, delle informazioni e del saper fare.
Il cambiamento dovrebbe incanalarsi in «spazi del possibile» grazie alla formazione di una cittadinanza attiva e all’entrata a pieno titolo dell’Italia nella contemporaneità: «La mossa strategica è quella di puntare su una rapida e concentrata transizione verso una “società della conoscenza”, fondata su grandi investimenti in innovazione scientifica e tecnologica, sulla diffusione dei saperi e delle competenze tecniche, ma anche dell’informazione per le scelte collettive e, in generale, sulla crescita molto marcata dei livelli di scolarizzazione della popolazione».
Questa società della conoscenza non può esistere senza un’ampia piattaforma sociale di «diffuse e solide capacitazioni di massa», senza agganciarsi alla parallela transizione ecologica (mettendo in questione l’uso delle fonti energetiche, delle materie prime e del territorio e vagliando la sostenibilità dei processi di trasformazione) e senza la netta presa di coscienza del fatto che «la democrazia del futuro sarà certamente molto diversa da quella attuale: più telematica, più partecipata e deliberativa, con un ruolo molto più grande per i saperi, le competenze e le conoscenze nelle politiche».
Se i nostri concittadini riusciranno ad aggregare quelle forze disperse e latenti che esistono nella società e nello Stato (un patrimonio “sperduto” di intelligenze, di competenze e di energie morali), l’Italia potrà tenere il passo, nel contesto globale, con i Paesi più avanzati e non scivolare sulla china di un declino annunciato.
[…]

 

 

I am so pleased and emotioned to be published on the last issue of so guide, a very nice cultural magazine from douban, in the faraway china!
the article is very well paged and they made a good selection of my works 

… I feel almost famous :)