Category Archives: diario



(parole: baudelaire)
| quali le tracce dell’abbandono? dove comincia il sentiero che ti conduce a guardare dalla distanza, come si trattasse di un viottolo parallelo ma defilato, che se allunghi le mani quasi li tocchi, ma solo quasi e non veramente, con il pensiero, piuttosto, sentendoti in colpa per aver provato e non voluto? ecco di nuovo un diario delle domande – retorica sciorinata di questioni inevase
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oggi nello zaino per il viaggio, il libro di berger citato ieri /
ma dopo poco abbandono la lettura e comincio a disegnare sull’ultima pagina
una piccola idea per un piccolo disegno
ogni tanto ancora mi capita – il desiderio di mescolare colori e parole
rincasando ho fatto la spesa al supermercato sotto casa
ho acquistato anche tre piante di ranuncoli
tra i fiori che più amo – palpebre vegetali
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elena:
non so spiegarti perchè il libro di berger non mi abbia convinta del tutto
forse il tono confidenziale o lo stile di scrittura
o più semplicemente contiene una serie di pensieri di cui non avverto il bisogno
il mio amore per i libri è basato su un’urgenza, temporanea o permanente a seconda dei casi
ma non sempre si sviluppa una simile empatia / un saluto
| I oggi alcuni ragazzi di una prima mi hanno fatto il ritratto alla lavagna succede spesso che gli altri mi descrivano come una persona cordiale e sorridente lo sono davvero? III IV VI
II |
oggi percepisco le morti più care come anticipazioni della propria /
bisognerebbe scrivere di ciò che attiene strettamente allo stare in vita
[ scrivere di cose allegre? ]
ma non riguarda forse la vita anche questa tensione [ … ] verso la fine,
il tarlo dell’inconnu, il non poter dire “mai” o “sempre”
[ o forse solo con l’ultimo respiro ] ?
insegnami qualcosa, per piacere
[ a non essere retorica – per esempio ]
+
il vuoto di certe figure che disegno sul diario
così nitide e così indifferenti
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[ roland barthes ]
la domenica mattina è dedicata alla lettura –
oggi ho letto eluard, rimbaud e qualche pagina in rete
colazione tra le coperte, silenzio, [ diario vuoto ]
non sono pesanti le pagine dei libri – spesso più leggere di petali
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un frammento della lettera del veggente [1871] in donner a voir
e un vecchio segnalibro [ eden.end ]
la poesia non ritmerà più l’azione; ma la precederà
che poeti saranno! quando sarà spazzata questa schiavitù
della donna, che dura da sempre, quando la donna vivrà.
per se stessa e autosufficiente, avendola l’uomo fino ad ora
vergognosamente esclusa, potrà essere poeta, anch’essa.
la donna scoprirà cose sconosciute! i suoi mondi d’idee
saranno diversi dai nostri? essa troverà delle cose strane,
impenetrabili, ripugnanti, deliziose; noi le accoglieremo,
le comprenderemo.
AR
poi –
ancora t.s eliot – paul eluard – r.m. rilke
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i film della domenica
- l’eclisse
- l’amico della mia amica
gli artisti non provengono dalla loro infanzia
ma dal loro conflitto con maturità estranee;
non dal loro mondo informe,
ma dalla lotta contro la forma che altri hanno imposto al mondo.
andré malraux
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c’è stata la neve, quelle tormente di fine stagione che passano in fretta
e dopo ti sembra di averle sognate
sono parentesi – o sviste
ma la corriera sbandava così forte per il vento che ho avuto paura
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t. s. eliot



















