1. venue – the grid and the sign
  2. the draughtsman’s contract
  3. melancholia

 




delicious | digg | reddit | facebook | technorati | stumbleupon | savetheurl

Post filed under appunti, cinema and tagged .

2 Comments

  1. Forse l’unico difetto dello spazio è nell’essere tanto, troppo, c’è un sacco di spazio tra le cose e le cose si sforzano continuamente di riempirlo, dico che le cose non gli oggetti che quelli soltanto si oppongono a noi, ci sbarrano la strada e ci fanno meno soggetti di quanto crediamo, le cose invece ci congiungono, attraversano lo spazio e diventano un ponte, tra te e un altro, tra il prima e il dopo, tra l’adesso e il non ancora, sicché l’incertezza pare la sola natura del mondo, l’increspatura che ci consente di essere quello che siamo. Ammesso che siamo.
    (L)

  2. i vuoti nella maggior parte dei casi non servono per essere riempiti, ma per esser tali

    sono gli uomini a mettere le cose nello spazio (quasi sempre per denaro o ignoranza) – e adesso le cose sono diventate troppe, hanno consumato quasi tutto lo spazio disponibile

    ho una profonda nostalgia di come era il mondo fisico quando ero piccola, tra le cose e le case c’era ancora tantissimo spazio – anche per questo i suoni erano meno offensivi e la luce aveva un diverso riverbero

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>