novembre finito lascia alle spalle una certa quantità di fotografie che lei non si sente di ammucchiare sul blog essendo state scattate nel corso di varie settimane / le fotografie (anche questo già scritto le pare di ricordare) sono prese velocemente con il cellulare
sgusciano all’indietro e non si impongono sul presente che pare piuttosto rappresentato da un continuo svuotarsi di una pentola che ha il buco sul fondo
forse si tratta di un lavandino e attraverso un tubo quelle foto finiscono da qualche altra parte – stamattina pensa che potrebbero trasformarsi in piccole cartoline così piccole che quasi le conterrebbe una scatola di fiammiferi

ci sono stati due compleanni
in particolare quello della madre ormai di molte lune fragile e traslucida avvolta in una nuvola di zucchero a velo scappata dalla gobba di una grande torta

il lavoro a scuola è impegnativo e la stanchezza si assomma alla pigrizia incalzante, all’accidia, alla mancanza di cose da dire – pertanto si rifugia nelle parole d’altri – per i suoi 50 si è regalata un libro del recentemente scomparso federico tavan: lo tiene nella borsa lo apre quando puote – si tratta di parole che misteriosamente si fanno ricordo di qualcosa che è o che ha saputo – il libro fa luce anche quando la borsa è chiusa fa luce come un grido imperioso di vita che sfugge che non vuole e recalcitra

le hanno regalato anche un volume (con dvd) che raccoglie gli scritti di antonia pozzi – altra storia invece e pur se morta suicida la sua è una scrittura di lamenti e flebili fiorami di un liberty borghese che sente distante –  tono impolverato e privo di compiacimento di chi si infligge quotidianamente un lamento ornandone blandamente le giornate: le ricorda un panorama che appasisce forse parte di una stagione culturale che a tale ripiegamento era  particolarmente avvezza

ha preparato del materiale per le festività che si fanno molto vicine – trovate tutti gli articoli in vendita su etsy come ogni anno (un po’ tormentata da chi vuole ma non vuole però non so non sa come quando e quanto – le piacerebbe tanto che il negozio avesse una vita propria – per lei conta il fare l’inventare pur se frugale e di cose che stanno in un taschino – molto meno il vendere pur se …)
quest’anno i biglietti sono dedicati ai mandala – reinterpretazione grafica di una figura che si apre all’infinito ma che probabilmente finisce non appena arriva al bordo della carta o del tavolo o del letto se si tratta di coperta …

su facebook chi la frequenta ormai sa che la sua bacheca r-accoglie specchi quotidiani e rielaborazioni di scatti provenienti dalle webcam – minuscoli frammenti dove la meteorologia si concede ornamenti posticci e il tempo atmosferico diventa espediente per la narrazione minima di uno stallo personale

ci sono nel mezzo catastrofi morti acque impazzite oceani omissioni dimissioni dismissioni e dimezzamenti – le sembra che tutto si svolga al margine sull’orlo ma è consapevole di averlo già scritto e sarete stanchi di sentirlo (sarete chi?) – nell’andare delle ore ascolta altra musica e si è regalata anche un nuovo disco che poi sempre nell’andare ha dimenticato dentro il lettore in carnia ed è lassù che aspetta da alcune settimane di tornare nella sua custodia

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vedremo . vedrete
qualcosa






2 Comments

  1. aspettiamo . aspetto
    qualcosa

  2. sono passato, ho letto – volevo dirtelo. ho letto e contemplato, leggendo. questi stati d’animo, questo tuo racconto/raccolto. e ti saluto, giampaolo

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