le ore corrono, le energie sono scarse
nelle frattaglie del tempo già scarso lavora al calendario 2014 e da oggi anche a qualche cartolina per natale – è domenica, prova pure a pulire casa quel tanto che non la presenti al suo cinquantesimo sommersa nella zozzura! poi prepara qualche compito per la scuola: esercizi di comprensione del testo, di inglese, di tedesco, e una mappa del mondo da ritagliare e colorare
le sembra tutto molto difficile
fuori schiarisce e le finestre spalancate della camera fanno entrare un’aria quasi tiepida, se ne accorge appena, mentre sistema gli scatoloni sugli armadi
muore un poeta che ha a lungo sofferto
un’altra buona ragione per tacere – ed ascoltare
Signore, non sono qui
per fare la ruota come un pavone
ma neanche per battermi il petto
domandando perdono.
Io sono solo un bambino
che piange e arranca e fatica.
Io muoio su una croce diversa
mordendo i chiodi
e spingendo i piedi
verso il basso a sentire
l’erba che cresce.
One Comment
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chiara says:
11 novembre 2013 alle 20:32 /
Che bella poesia…