nel pomeriggio una manifestazione riuscita bene di docenti piuttosto incazzati
c’era il nostro bravo sindaco – la piazzetta affollata, gli striscioni e i palloncini colorati
( trenta, sospesi in un perimetro esiguo, come gli alunni nelle classi di adesso )
si può leggere un post dedicato alla manifestazione con qualche altra foto su carnia.la
un libro nuovo
e – ho messo le lucine colorate intorno a una finestra
non mi illudo di niente / non sento niente / ma racconto




.![]() ![]() . la scorsa settimana sono stata con un’amica al centro balducci, per un incontro autoconvocato di insegnanti che intendono manifestare contro la riforma in atto / da tutta la provincia eravamo solo una quarantina, la maggior parte già di ruolo e impiegati (non io, purtroppo, ma tant’è) abbiamo parlato per circa due ore delle posizioni da prendere nei confronti delle direttive interne (rifiuto delle ore in esubero per favorire nuove assunzioni, annullamento delle gite) e per organizzare la protesta pubblica che avrà luogo a udine mercoledì pomeriggio in centro, segnalata da uno smilzo volantino stampato con l’aiuto della cgil c’è un’atmosfera trattenuta e timida – nessuno ha il coraggio di essere ottimista e di esagerare, di questi tempi / credo che non sappiamo più come si fa, ad esagerare, o solo pochi se lo ricordano penso a franco arminio, in questi giorni sul tetto dell’ospedale di bisaccia insieme ad alcuni altri per dire basta al malaffare e alla cattiva gestione del territorio e dei beni pubblici / penso a chi fa lo sciopero della fame, a chi per il lavoro ha messo in gioco la vita e la sicurezza vivere una protesta politica significherebbe riavvicinarci a una chiarezza di intenti, e capire in prima persona quale debba essere la forma del compromesso necessario – significherebbe capire quali partiti sono in grado di aderire realmente alle nostre necessità ed a quelle della democrazia / la cultura gioca un ruolo fondamentale in tutto questo perchè probabilmente è l’unico strumento che genera consapevolezza / tra poco torneremo a riempire le case di libri di polisitrolo come quelli che si trovano nei negozi di arredamento, e in fondo lo stiamo già facendo, perché una buona parte dei libri che pubblicano e che noi leggiamo sono di polistirolo e non servono a imparare a pensare, al contrario sono manuali della dimenticanza e dell’oblio, così come tutte quelle musiche piacevoli e soft, o quelle assordanti da discoteca che impediscono di parlare, o quelle foto sbiadite e tutte uguali che imitano la nostalgia che piacciono tanto a ragazzi e blogger |
| la solitudine dei numeri primi somewhere martedì ho trascorso l’intero pomeriggio al cinema due film, uno dietro l’altro – cosa che di solito non faccio mai perché dopo aver visto e ascoltato una certa storia ho bisogno di lasciar decantare le immagini e prendere distanza, prima di affrontarne un’altra un po’ come quando si beve del buon vino, o semplicemente del vino, e non è così facile passare da uno all’altro cambiando retrogusto e profumo – spesso è frustrante per il palato insomma, la continuità tra esperienze differenti talvolta disorienta in questo caso specifico forse ha provocato un effetto di contrasto che ha certamente condizionato il giudizio . ![]() ![]() (altro…) |
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venerdì 17 settembre
Topolovska Minimalna Orkestra in concerto dal teatro dal verme di milano diretta radiofonica radiotre rai (radio3 suite) dalle ore 21.05
in programma: In C di terry riley
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i miei genitori hanno un albero di prugne – così ogni anno si fa la marmellata
(i virgin prunes invece erano un gruppo new wave attivo a cavallo degli anni ottanta…)
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| mi hanno detto che quelle qui sotto sono le tazze che usavano le donne friulane nel secolo scorso, nei campi, per bere durante il lavoro chissà se è vero … . |













