a volte capita che pranzi all’aperto, dopo la scuola
uno di quei locali dove un tocco di estro e sapienza rende speciali anche i piatti più semplici

poi ci sono i profumi della campagna, l’odore del fieno, il ronzio dei primi insetti estivi
… e l’assenza di fretta:  in questi giorni ho proprio bisogno di parentesi calme che chiudono fuori ogni altra cosa

lentamente, con il gonfiarsi della luce, torna la voglia di lavorare a nuovi disegni

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016sat-07-2010
023-07-2010pavese (altro…)

ogni giorno, ancora per poche settimane, arrivo presto la mattina e attraverso campi strade e piazze di questa città stellare /
non sempre, ma capita che prenda il treno, ed allora una volta scesa, dalla stazione fiancheggio campi di grano e le pendenze soffici dei bastioni, imbocco la porta orientale e cammino per qualche centinaio di metri lungo le mura, sul retro di alcuni blocchi residenziali / la scuola sta in fondo, dopo l’ultima polveriera, seminascosta dalla vegetazione estiva /
altre volte capita di camminare fino alla piazza in cerca di un caffè, e di sedermi per qualche minuto a osservare la città che si sveglia e il sole radente che ancora non irrita lo sguardo /
la raggera delle strade conferisce allo spazio un’attitudine dispersiva, le altezze dissipate in una fuga ottica verso l’esterno che nemmeno la cerchia di mura riesce ad intralciare, e questa sensazione mi pare possieda virtù di sedazione, come se ogni cosa subisse una più o meno sensibile dilatazione, compreso il tempo /
tutto sembra più largo e spazioso, ma si percorre con sorprendente facilità, in un gioco di lenti invisibili che alterano le distanze /
lo spazio rado disperde le voci, i rumori, le musiche / le strade secondarie sono spesso deserte /
a mezzogiorno non ci sono ombre, le cimase esigue proiettano giusto una fascia sottile di scuro che nemmeno sfiora le ultime finestre, là in alto / ed allora ogni cosa si dilata al suo massimo in un miracolo lenticolare …

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010-07-2010
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come da materiale commerciale possano scaturire interessanti forme di vita…

via we find wilderness ho scoperto i disturbati collage di angelika trojnarski
ora sul sito dell’artista si possono ammirare le opere più recenti
mentre questi stupefacenti collage sono spariti

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paper dress poetries and some more dresses on Issue #18 of PLATEFORM magazine!
a short interview with a good selection of recent works

alcuni dei miei esperimenti di poesia sartoriale ed altri paper dresses sono online nel nuovo numero
di PLATEFORM magazine che contiene anche una breve intervista!

plateform-2
direct link to the online view

penso che il narcisismo sia interessante solo quando attraverso un io vorace filtra e rifrange la varietà delle cose: esaltando la propria onnipotenza e onniscienza in realtà finisce per rovesciarsi in una specie di estatica apertura verso il mondo, di disponibilità assoluta e volatile che non si sofferma “su nulla in particolare” perche deve prestare orecchio a infinite voci, tra cui la propria è solo il diapason che serve ad attaccare il pezzo, una specie di chiave o password preliminare che mette tutti i suoni nelle condizioni di manifestarsi.
l’io e l’intonazione, e nient’altro
.
edoardo albinati

ancora fiaccata dall’influenza
non farei che pubblicare foto della campagna, verde, rigonfia, sovrastata da cieli molto azzurri decorati da nuvolette veloci che si muovono in branchi, ed invece dovrei  sforzarmi di scrivere (con disgusto) di un presidente che cita mussolini e di una riforma finanziaria poco convincente, delle notizie cangianti  e strumentalizzate in merito alle reazioni di israele di fronte a una nave di manifestanti filo palestinesi
(qualcuno su un giornale di parte, inneggia volgarmente agli spari)

ma ho dormito fino alle cinque del pomeriggio e quando mi sono svegliata i pensieri erano stati sostituiti da una palla d’ovatta – i capelli organizzati in improbabili architetture
tra un sonno e l’altro ho visto un film di qualche anno fa, le invasioni barbariche
ed ho scattato qualche foto alla prima colazione
un giorno di festa in balia dei bacilli

sulla moleskine proliferano comitive di pupazzetti dal naso a punta ….

.

006-07-2010
001-06-2010
004-06-2010
(altro…)

La mia infanzia non ha mai perso la sua magia, non
ha mai perso il suo mistero e non ha mai perso il suo
dramma
LB

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periodi in cui il blog si trasforma in un una malinconica collezione di obituaires

muore la grande signora dell’arte, a 98 anni
e muore peter orlovsky, beat poeta e per lunghi anni compagno di vita di allen ginsberg
ciao

louise
peter allen

  1. ph: robert mapplethorpe
  2. ph: richard avedon

0510-091