è stato un week end di pioggia
il catalogo è un regalo di un’amica tornata da new york

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addio a josè saramago (1922-2010)
roberto saviano lo ricorda su repubblica

saramago

Eu não quero dizer que cada um é conforme nasce — não vou a esse ponto. Mas, talvez devêssemos ponderar por que algumas pessoas resistem ao comportamento digamos universal — o modo de comportasse mais geral — e outras não? Por que algumas pessoas mantêm uma atitude crítica em relação às coisas? Por que algumas pessoas acham que não é por fato das coisas serem novas ou modernas que elas são necessariamente boas? Isto não é defender o antigo… é simplesmente considerar que não tem nenhuma razão para acreditar que no momento em que estou a viver é o momento em que todas as coisas que se estão a fazer — as de agora e as que vão ter efeitos no futuro — são as únicas e as melhores que poderiam estar a ser feitas e a ser pensadas, imaginadas e aplicadas. Não tenho qualquer razão para isso, pelo contrário, tenho muitas razões que me dizem que nos tomamos por um caminho errado.

JOSÉ SARAMAGO

il bianco – confonde le stagioni

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bianco
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041-06-2010

non ho mai dovuto occuparmi del lato scomodo delle cose
c’è sempre stato qualcuno che provvedeva, e che oltretutto mi tirava fuori dai guai

non so perchè oggi scrivo questo, ma in fondo anche in occidente per lungo tempo è stato così
forse a molti non piace l’immigrazione perchè ha rivelato definitivamente  il lato più faticoso e difficile del (nostro) mondo
perchè abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni quelli che sbrigano le faccende peggiori
quelli che puliscono là dove sporchiamo e abbiamo sporcato senza preoccupazioni di coscienza
adesso per far funzionare le cose bisogna finalmente anche noi affondarci le mani, faticare, aspettare
soprattutto non si deve continuare a pensare che le cose inestetiche e difficili accadranno altrove
eppure – c’è chi ancora sogna solo borsette e profumi

quando attraverso la campagna non mi sento di contraddire tutto questo
ma so bene che osservare un campo da una corriera e attraversarlo a piedi son cose diverse
a me camminare in mezzo alla natura provoca ancora una intensa vertigine
perchè in quei momenti nessuno provvede e nessuno mi protegge

durante l’ultima settimana il grano non è più biondo – ha cominciato ad arrossire
le macchine hanno reciso molte spighe lasciandole a terra ad asciugare
certi colori intensi ricordano van gogh

la parola terra ha molti odori e una consistenza che varia di giorno in giorno
.

canetti
038-06-2010
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043-06-2010

parole / elias canetti

I
non c’è (più) niente di intimo nella scrittura quotidiana
niente che possa o debba destinare a un diario privato

II
zone d’ombra e di luce – pare non vi sia una così netta distinzione in me
mentre fuori, l’estate provoca tagli drastici – e scalda

+

il suo giardino selvaggio,  i semi di huayruro e quella rosa sul balcone, fluorescente nella foschia ….

030-06-2010
031-06-2010
032-06-2010camus
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110610 1232
nel bel mezzo della fioritura estiva c’è qualcosa che invecchia
i pensieri (anche loro) non portano il busto – sono incorreggibili
ma il caldo provoca uno stato di sospensione – attenua le prospettive

la normalità di ogni oggetto risalta nella canicola iperrealista
non è arte non è epica – è la logica frugale dello sguardo sospeso
una fibbia è una fibbia, traccia un’ombra ed è definita nitidamente nel suo profilo che non è (più) barocco o dozzinale, ma limite indifferentemente tragico tra vuoto e pieno

+

poi torno, e scopro per caso parti di città dove ti sembra di essere altrove

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credo che alcune canzoni di andrew bird mi piacciano perchè ricordano le atmosfere musicali tipiche di beck ai tempi di mutation

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sigmar polke 1941-2010  R.I.P

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something / red su GAMMM

028-06-2010 (altro…)