il corpo cede, senza preavviso
uno svenimento delle difese, un’abiura
continua a piovere – treni, autobus e sorrisi
voglio farmi piccola nel divano, sommergermi sotto a strati di lana
tirare fuori la testa quando torna il sole
e allora tagliarmi i capelli – fragile
[ parole alexandre o’neill – traduzione antonio tabucchi ]